“Nel 2023 sei un designer di successo perché hai creato uno store con un concept unico nel triveneto. In questo momento sei tornato qui per raccontarci cosa hai creato per essere diventato un professionista così rinomato. Narraci cosa hai visto nel tuo viaggio, raccontaci il negozio del futuro.”
E’ partito così il viaggio di 30 studenti al Workshop “Buy Experience: il negozio del futuro” alla Pordenone Week Design 2018.
Un invito a viaggiare e a sprigionare la creatività quello fatto da Giuliano Pellizzari, CMO di Sinesy Innovision e Andrea Bravin, CEO di COMINShop, organizzatori e guide durante tutta la settimana.
Indice dei contenuti
Relazioni tra elementi che si compensano
Prima di mettersi all’opera sulla realizzazione di un progetto, gli studenti hanno guardato dentro sé stessi, per trovare la giusta ispirazione, capire a fondo l’importanza dei temi trattati e di come potevano essere sviluppati.
Il fulcro è stata la relazione tra ambiente, digitale, uomo e prodotto: come interagiscono tra loro questi elementi nello store del futuro? Quanta importanza hanno queste relazioni e come vengono esaltate? Avranno tutti la stessa importanza?
I ragazzi sono stati divisi in 4 gruppi e ognuno ha trattato ciascun tema allo stesso tempo e singolarmente (è stata dedicata mezza giornata a ogni argomento): ogni studente ha descritto il proprio store del 2023 ed in seguito il gruppo si è confrontato sulle varie visioni trovando punti in comune e divergenze. Alla fine, unendo e migliorando i vari pezzi di ognuno, si è arrivati alla progettazione di quattro negozi del futuro, uno per ogni gruppo.
Voglia di green, sensorialità e digital
Queste le tre keyword che racchiudono il concept visionario dei futuri designer. Le giovani menti sentono il bisogno di ambienti che si autoalimentano e immersi in spazi verdi seppur vicino ai centri cittadini; spazi ampi e basi circolari che fungono non solo da punto vendita ma anche da luogo di incontro oltre che da attrattiva (in alcuni casi anche turistica).
Ampie vetrate, trasparenza, luminosità e facciate dinamiche dominano la scena nelle visioni degli aspetti esterni degli ambienti.
Nella relazione col prodotto prendono vita i 5 sensi che diventano i protagonisti indiscussi. Il cliente deve vivere un’esperienza d’acquisto sensoriale grazie a profumi, musiche, colori e esperienze tattili. Questi compensano l’onnipresenza del digital che invade gli spazi: ologrammi, cataloghi 3D e realtà aumentata saranno presenti in ogni angolo del negozio del futuro. Digital che personalizza la shopping experience di ognuno, diventando quasi uno shopping assistant personale.
Un nuovo format teso all’innovazione
Spazio dunque alla riflessione, al dialogo e all’ascolto oltre che alla progettazione. Questo è stato il fattore differenziante di questo workshop che ha piacevolmente stupito. Il suo format, diverso dai classici workshop, ha lasciato qualche perplessità iniziale ai professionisti che presto si sono però ricreduti. La presentazione dei progetti finali che ogni gruppo ha fatto davanti agli ospiti, nonché professionisti del settore retail e design, ha riscosso grandi soddisfazioni e ottimi risultati.
Lavorare in team con la tecnica del brainstorming si è rivelata una metodologia vincente, oltre che ad essere un buon esercizio per tutte le giovani menti che, una volta entrate nelle realtà lavorative, dovranno affrontare questi metodi. La scelta di non voler porre loro troppi limiti ma lasciar correre la fantasia li ha stimolati ad andare oltre, verso l’innovazione.