Negli ultimi 5 anni l’aumento di dispositivi mobili ha reso sempre più accessibile il Mobile Commerce e, di conseguenza, il Mobile Payment.
L’Italia del Retail oggi è il quinto mercato online d’Europa ma la strada da fare è ancora lunga per raggiungere il livello dei colossi cinesi oltreoceano, che se la giocano con AliPay e WeChat.
Siamo pronti a entrare nell’era cashless?
L’opinione di piccoli e grandi esercenti e di utenti digital italiani fa chiarezza sulla situazione attuale e sulle prospettive future.
Scontro fra titani cinesi: WeChat Vs AliPay
Il paese con la maggiore diffusione di Mobile Commerce e Payment è la Cina. Il netto divario culturale e il differente contesto d’azione sono terreno fertile per la nascita e la diffusione delle nuove tecnologie. Le carte non sono utilizzate e la tecnologia Qr Code predomina.
Per quanto riguarda la tecnologia NFC, gli operatori telefonici adottano soluzioni SIM-based mentre i produttori telefonici cinesi sono in linea con le azioni di Apple e Samsung.
I Mobile Wallet più utilizzati sono WeChat e AliPay, che includono in un’unica app molteplici servizi .
Nonostante le diverse origini, ora la sfida tra questi due titani si gioca ad armi pari.
Nato come piattaforma per il pagamento e-commerce, AliPay si è evoluto anche nel pagamento offline da smartphone tramite Qr Code e sta prendendo piede anche al di fuori della Cina: sono infatti più di 70 i paesi in cui viene accettato.
Nata invece come un’app di messaggistica istantanea scaricata da 9 utenti su 10, WeChat è stata integrata nel tempo con numerosi servizi oltre quello di payment (instant messaging, consultazione di notizie, social, etc..): attualmente rappresenta il mobile Wallet più completo con servizi finanziari integrati quali Remote Payment, Proximity Payment, Fidelity Card, p2p, crowdfunding, etc.. Dal 2012 le aziende possono aprire un proprio account all’interno di questa app, che ormai è diventata un vero e proprio sistema operativo.
Il motivo che giustifica l’imponente differenza tra la realtà cinese e quella “occidentale” sta nella tardiva comparsa dei POS in Cina: inizialmente il passaggio era da mobile a contanti, senza il passaggio intermedio della carta. Ecco allora che le app si sono evolute con il Qr code prima dell’avvento dei POS.
Situazione ben differente da quella italiana nello specifico, dove il pagamento mediato con le carte è ancora la circostanza più viva.
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Italians (try to) do it better
I New Digital Payment continuano a crescere in maniera esponenziale in Italia. Nel 2016 hanno superato i 30,4 miliardi di euro di transato (+46% rispetto al 2015) ed è previsto il superamento di 100 miliardi di euro nel 2019.
Gli italiani si avvicinano ai pagamenti senza contante in maniera graduale: all’e-payment si sono infatti aggiunti gradualmente il Contactless Payment, il Mobile Payment e il Mobile POS.
Interessanti sono gli sviluppi delle azioni Mobile, ben evidenziati dalle statistiche fornite dal Dip. di Ing. gestionale del Politecnico di Milano, ricavate da uno studio condotto nel 2016 con previsioni al 2019 e presentate nell’ultimo convegno dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce (9 marzo 2017).
Quando il Mobile diventa un dispositivo di accettazione di pagamenti oltre che essere uno strumento per eseguire un pagamento, si parla di Mobile POS. In Italia, 85.000 sono i Mobile POS attivi nel 2016 e nel 2019 ne sono previsti il doppio.
Il transato del Mobile Remote Payment ha raggiunto i 600 milioni di euro ed è previsto il superamento del miliardo di euro nel 2019: aumento dei pagamenti di bollettini tramite Mobile Wallet inquadrando il codice 2d con lo smartphone e raddoppiamento dei pagamenti ai trasporti.
Se il Mobile Remote Payment è quindi in linea con gli ambiti di sviluppo globali, il Mobile Proximity Payment in Italia è ancora agli inizi. Meno di 10 milioni di euro sono stati transati nel 2016. Il problema principale è stata la mancanza di offerta di servizi NFC anche se nel 2017 i servizi NFC si stanno affermando sempre di più e le previsioni per il 2019 contano un transato tra i 2 e i 3,6 miliardi di euro. Queste ipotesi sono giustificate anche dalla stimata futura crescita dei servizi di Mobile p2p anche nel privato (trasferimento di denaro person to person).
Ma qual è il punto di vista di piccoli, medi e grandi esercenti?
I risultati di uno studio condotto dal Dip. di Ing. gestionale del Politecnico di Milano in tutta Italia nel 2016 evidenziano che i piccoli/medi esercenti devono fare ancora molti passi verso i nuovi pagamenti digitali. Le percentuali non sono in linea con quelle internazionali: meno del 50% utilizza il Mobile Payment e in alcuni casi non vi è conoscenza della tecnologia NFC.
I dati migliorano invece con i grandi esercenti: l’implementazione con pagamenti innovativi si è ben diffusa e alcune grandi catene ristorative hanno integrato i Mobile Wallet. La situazione dei grandi esercenti si avvicina di più al panorama internazionale anche se la strada da percorrere è ancora lunga.
E qual è il punto di vista dei consumatori?
Più del 50% degli utenti del Mobile Wallet si ritiene soddisfatto. Il motivo principale è la comodità d’uso, seguono la semplicità, la sicurezza, il controllo e i benefit differenziati.
I pareri negativi dati dagli utenti riguardano la poca offerta da parte degli esercenti di questo tipo di servizi.
Davide Dal Borgo, Product Manager di Sinesy Innovision: “come sempre, quando il focus passa dalla tecnologia alla persona, si ottengono dei reali benefici d’uso e il mobile Payment ne è un buon esempio. Ritengo che la tecnologia sia ormai matura per la diffusione di tale servizio, come confermano i dati presentati nell’ultimo convegno dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce. La soluzione mobile per il pagamento, oltre al vantaggio di poter effettuare un pagamento solo avvicinando lo smartphone (modello Apple Pay), trasmette all’utente anche un maggiore senso di sicurezza rispetto all’uso della carta contactless, in quanto necessita della lettura dell’impronta (o tra qualche tempo della scansione del viso) per funzionare.
Quindi, maggiore semplicità di utilizzo associata ad un maggiore senso di sicurezza
porterà tale modalità a crescere nell’utilizzo quotidiano.”
A questo punto le prospettive future sembrano chiare: il raggio di estensione del Mobile Payment sarà sempre più ampio e la sua diffusione a macchia d’olio è rapida.
La tendenza evolutiva occidentale andrà verso il modello cinese e da qui, arriveranno probabilmente molto presto altre Innovative Payment Solutions.
Riusciremo ad accettare di diventare una società cashless?
Per il momento iniziamo ad abituarci all’idea di poter pagare con un device ancora più innovativo del Mobile, come il nostro orologio.