Nyky e la BI Retail che velocizza i processi decisionali

Retail, Case Study, KPI Retail

BI retail

NYKY è un’azienda nata a Treviso nel 2008, grazie alla passione e all’esperienza maturata nel campo della moda da Michela e Alessandro Biasotto.
Dopo un brillante percorso lavorativo all’estero nel wholesale e nel retail, i due titolari decidono di tornare in Italia con l’obiettivo di sviluppare e distribuire fashion brand di ricerca in tutto il mondo. La capacità di valorizzare le materie prime di fidati artigiani locali permette all’azienda di crescere velocemente e di creare brand per consumatori attenti ai dettagli e alla ricerca dell’easy to wear. I brand sviluppati e distribuiti dall’azienda sono: Momonì, Attic and Barn e OOF.

L’azienda, che ha sede a Treviso, vanta diversi negozi in Italia e in Francia e ha una forte visione internazionale.
Per il suo piano di crescita Nyky ha scelto la soluzione internazionale di Cegid come software retail, potenziandola con la piattaforma di BI Qlik Sense; soluzioni fornite da Sinesy Innovision.
Nyky è un chiaro esempio di come l’adozione di un sistema di BI nel Retail aiuti a velocizzare e ottimizzare il processo decisionale. Ce ne parla Alessandro Biasotto, titolare di Nyky, in questa intervista.

Ci racconta qual è la strategia di crescita di Nyky?

Nyky ha creato la sua nicchia di mercato con i brand del suo portafoglio; ognuno con la propria storia e una diversa strada da percorrere:

  • Con il marchio MOMONI, grazie all’esperienza acquisita e ai risultati ottenuti con i propri monomarca, la strategia è quella di aprire nuovi punti vendita, sia direzionali che in affiliazione, e di diventare leader nel settore del lusso accessibile. Il tutto senza tralasciare il settore wholesale, dove l’obiettivo è quello di essere presenti nelle migliori vetrine e concept store del mondo mantenendo una distribuzione esclusiva e di immagine.
  • ATTIC AND BARN, nato con l’idea di creare una collezione vintage con stampe retrò, è diventato oggi un total look donna riconosciuto a livello internazionale con capi originali e con una forte identità. Una collezione che evolve di stagione in stagione con l’obiettivo di raggiungere nuovi mercati e di conquistare una consumatrice moderna dal carattere forte.
  • La linea OOF sarà invece il brand che ci permetterà di espanderci in nicchie di mercato più ampie andando a coprire, con un mono-prodotto, il segmento del fashion attualmente ricoperto da marchi total look. Nato nel 2016, il marchio OOF si ispira al concetto di reversibilità e offre un prodotto pratico, confortevole ma allo stesso tempo innovativo, che esce dallo schema della giacca tradizionale. Una linea senza tempo, ironica e animal friendly. Grazie ad una partnership con una società americana, sorprenderemo il consumatore finale con un prodotto sempre autentico e fuori dagli schemi e con limited edition mirate soprattutto all’eCommerce.

In quali aree aziendali ha già implementato la BI?

La BI è attualmente utilizzata nell’ufficio commerciale e nell’ufficio retail, per la gestione degli inventari e del magazzino. Stiamo poi implementando il progetto per l’ufficio produzione, in particolare per l’analisi dei costi di produzione.

Che impatto ha avuto la BI Retail sul processo decisionale? E sui processi operativi?

La raccolta strutturata delle informazioni, nei modi da noi scelti e implementati, ci ha permesso di prendere decisioni importanti per l’azienda in maniera tempestiva.
Un altro grande vantaggio è stato sicuramente quello di trovare i report impostati con la struttura e i dati da noi scelti: questo ha permesso di ridurre il tempo nell’estrapolazione delle informazioni necessarie (ad esempio durante il processo d’acquisto), per la formulazione dei budget e l’analisi della stagione appena trascorsa.
Lo strumento di BI ha inoltre semplificato le analisi dei dati: Qlik Sense è uno strumento molto flessibile che permette la modifica delle analisi anche quotidianamente in base alle richieste del momento.

La BI vi ha fornito dei vantaggi competitivi di Business?

I vantaggi competitivi riscontrati grazie alla BI sono stati molteplici: ad esempio, l’analisi del venduto permette di intervenire in modo tempestivo nei riassortimenti e nelle messe in produzione ad hoc.
La presa visione settimanale dei KPI da parte delle store manager consente anche a loro una costante motivazione e spinta al miglioramento. Aver fornito ai negozi uno strumento di analisi del dato è stato uno stimolo a migliorare le performance. L’analisi sistematica dei dati permette infatti di individuare le criticità in maniera tempestiva e di adottare le strategie di correzione e miglioramento necessarie.

Come valuta il processo di apprendimento della BI? Oggi siete autonomi nell’utilizzo?

La curva di apprendimento della BI Retail da parte del personale è stata ottima. Il fatto di far sviluppare internamente i report e nello stesso tempo procedere con la formazione del personale ha sicuramente favorito il processo di apprendimento.
La maggior parte delle personalizzazioni sono sviluppate da noi in maniera autonoma, tuttavia a volte ricorriamo ad un supporto tecnico (ad esempio quando dobbiamo mappare dei nuovi campi sul DB).

Qual è la sua statistica preferita?

È difficile individuare la mia preferita perché le statistiche sono moltissime; dipende molto dalla funzione. Sono molto interessanti quelle sui margini, sui best venduti e sul sell-through. Stiamo ora impostando quella sul Break even point dei vari negozi.

In che modo Sinesy vi ha supportato nel progetto?

Sinesy ci ha supportato nello sviluppo del progetto (durato circa 3-4 mesi) e nella formazione on the job: man mano che venivano effettuati i report su nostra indicazione, si è proceduto alla formazione di una persona interna all’azienda per accrescere il patrimonio conoscitivo aziendale.

Che approccio alla BI retail consiglierebbe ad altre aziende?

Alle aziende che decidono di affacciarsi per la prima volta al mondo della BI, consiglio di partire da un piccolo progetto focalizzato su una funzione aziendale, per poi espanderlo ad altre funzioni.

Ed ecco che uno strumento come la BI, non solo consente di avere una visione più chiara della propria attività e su come sta andando, ma permette anche di velocizzare il processo decisionale con tempestività per migliorare i punti critici e aumentare così la produttività.

Questo articolo fa parte di un filone più ampio trattato nel Blog di Sinesy Innovision incentrato sulla Business Intelligence e su tutti KPI utili per il mondo Retail. Se sei interessato all’argomento, ti consiglio di andare all’articolo principale “I KPI Retail fondamentali per guidare lo sviluppo del Business”.

Nyky e la BI Retail che velocizza i processi decisionali ultima modifica: 2018-03-22T10:19:44+01:00 da Caterina Toffolo

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