Che il digital stia colpendo e rinnovando tutto il comparto sanitario, non è una novità. Dall’Health Management, alla customer experience dei cittadini. Tutti i processi sono coinvolti in questa trasformazione digitale che porterà, nel breve/medio periodo alla tanto attesa Smart Health.
Tuttavia questo è solo l’inizio.
E se vi dicessi che il futuro della medicina sarà costituito anche da terapie digitali?
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La terza fase della medicina
È davvero possibile sostituire un farmaco con un’app o un software?
Secondo il venture capitalist Andreessen Horowitz è possibile, grazie alle nuove terapie digitali: soluzioni tecnologiche e clinicamente validate, pensate per integrare e/o sostituire le terapie tradizionali, volte a migliorare il trattamento e la gestione della malattia. Tra i maggiori benefici si riscontrano: un maggior coinvolgimento da parte dei pazienti, migliore qualità dell’assistenza sanitaria, costi più bassi ed efficientazione del lavoro dei medici.
“Le terapie digitali rappresentano l’avanguardia nella nuova era dell’healthcare” sostiene Pierre Leurent, CEO di Voluntis e Presidente del Consiglio di Amministrazione della neo nata Digital Therapeutics Alliance – società impegnata nel miglioramento dell’assistenza sanitaria proprio attraverso l’integrazione e l’uso di queste terapie innovative.
Sono più di 150 compagne impegnate in questo ambito, e gli ottimi risultati raccolti dal recente utilizzo di queste nuove tecnologie fa ben capire quanto questo settore sia in veloce ascesa.
Esempi di terapie digitali
Molte sono le tecnologie digitali sviluppate e già disponibili sul mercato americano a supporto di quei pazienti che soffrono di patologie croniche (si pensi all’asma) o disturbi neurologici (disturbi da deficit dell’attenzione e iperattività). Patologie ancora poco affrontate dal sistema sanitario tradizionale, tuttavia che potrebbero essere monitorare e trattare con successo dalle nuove terapie digitali. Alcuni degli esempi più conosciuti sono: i programmi online per aiutare a perdere peso diminuendo il rischio cardiaco come Omanda Health, le tecnologie mobili per supportare la gestione di patologie respiratorie come quelle proposte da Propeller Health e, perché no, i videogiochi per i più piccini pensati per curare i bambini affetti da ADHD come Akili.
Difficoltà e ostacoli per l’ascesa delle terapie digitali
Due sono i principali motivi per cui le terapie digitali si stanno approcciando così lentamente nel mercato italiano:
- Differenziazione sul mercato. La digitalizzazione ha fatto sì che le health app aumentino in modo esponenziale, tant’è che nel 2017 si contano ben 318.000 app sul mercato. Tuttavia non tutte queste tecnologie hanno un reale valore terapeutico; valore che invece è riconosciuto alle terapie digitali. È proprio questo scontro tra app per la salute & tecnologie digitali sanitarie a rallentare la diffusione di quest’ultime. Sarà premura delle autorità (FDA) rendere noto ai consumatori cosa verrà considerato terapia e cosa no, valutanto le app e i software alla stregua delle altre apparecchiature medicali.
- Necessarie modifiche sostanziali dell’intera filiera della salute:
- lato dottori: le app e i software sono utili per raccogliere i dati dei pazienti durante i loro trattamenti. Ai medici è quindi richiesta una nuova competenza: quella di saper leggere, valutare queste informazioni e saperle usare attraverso software analitici. L’AI può essere un supporto a questo scopo (per elaborare i dati e restituirli in forma leggibile agli utenti), tuttavia è innegabile che i dottori dovranno sempre più far affidamento su essi nella diagnosi e nelle terapie;
- lato pazienti: è importante che la terapia sia rimborsabile. Tuttavia, perchè ciò avvenga, è fondamentale dimostrare il tipo di risultato che si riesce a conseguire con queste tecnologie, cosa ancora molto difficile al momento;
- lato aziende pharma: per assistere a una vera ascesa delle terapie digitali sono necessari investimenti proprio da queste aziende, le quali sono più propense alla digitalizzazione e all’uso di tecnologie di ultima generazione. Al momento sono le partnership tra startup e aziende farmaceutiche a portare avanti l’innovazione digitale, tuttavia è innegabile che nel prossimo futuro siamo proprie le aziende farmaceutiche ad avere al loro interno delle vere e proprie business unit adibite a questo ruolo.
“L’unico modo per dare senso al cambiamento è immergersi in esso, muoversi con esso, e prendere parte alla danza” (Cit. Alan W. Watts).
La digitalizzazione sta davvero rivoluzionando le industrie in tutti i settori, inclusa l’healthcare. Attraverso l’adozione di soluzioni di digital health come app per la salute, wearables, IoT, Chatbot e community online, telemedicina, AI, terapie digitali… il paziente è finalmente protagonista e al centro dell’intero sistema sanitario. Tuttavia è innegabile che questo cambiamento è ben più profondo, poiché tutte queste nuove tecnologie non avranno un impatto solo nel comparto della sanità ma anche e soprattutto nelle nostre vite, modificando e migliorando il nostro modo di stare al mondo.
Fonte: Rivista online Digital Health Italia