Self Service BI a supporto dell’azienda

Digital Transformation

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Prevenire con la Self Service BI è meglio che creare ritardi

È oramai risaputo che per utilizzare professionalmente gli strumenti tradizionali di Business Intelligence,è necessario affidarsi al personale IT per la realizzazione di report, per strutturare dati e per manipolare anche i cubi OLAP.

Questo spesso può causare disagi e ritardi nelle decisioni, e ciò va a contrastare la logica della BI che fa della rapida assunzione delle decisioni, il suo punto di forza.
Tutto ciò quindi si converte in un eccessivo sovraccarico di lavoro per l’IT. Se vi si fa troppo affidamento, presentando molte richieste, le attività di sviluppo e di manutenzione che il reparto IT dovrà sopportare nei tempi desiderati, saranno sempre meno e sicuramente si presenteranno dei ritardi che potrebbero abbattere i benefici di un sistema di BI.

Per sviare questa spiacevole situazione, l’azienda dovrà cercare di accogliere un modello di sviluppo di report, cubi e modelli analitici, che alimenti la tempestività di decision making.

In cosa può aiutare?

La Self Service BI percorre proprio questa via: permette all’utente utilizzatore di ottenere le informazioni nel più breve tempo e nel modo più semplice possibile.
Per far sì che tale modello d’azione diventi concreto, occorre che gli utenti e l’IT lavorino (per i primi tempi) in simbiosi per preparare un ambiente che consenta agli utenti stessi di agire senza il supporto continuo del personale informatico.

Grandi aziende sviluppatrici di software di Business Intelligence hanno dato vita a numerosi strumenti di reportistica che, dopo brevi sessioni di formazione, fanno in grado che gli utenti riescano a generare report e pubblicarli sul portale aziendale, incrementando la conoscenza generale dell’organico.

Ormai è assodato che un semplice accesso ai dati favorisce il processo decisionale, fermo restando che un minimo di competenze (sul lato tecnico, ma in particolare sul business) siano estremamente necessarie, perché come già dimostrato in passato, avere i dati a portata di mano non è certezza di risultato.
Possedere un enorme quantitativo di dati non ha aiutato i finanzieri a scongiurare la crisi dei mutui e il crollo finanziario del 2009. Avere a disposizione tutte le informazioni possibili non significa che poi vengano utilizzate in modo adeguato. Un processo decisionale perfetto richiede pratica, esperienza e competenza; bisogna sviluppare negli utenti utilizzatori le capacità adatte a proteggerli dai rischi di una mancata visione lungimirante e dalla ripetitività. Così, anche gli utenti di Business Intelligence devono continuare a esercitarsi nell’analisi dei dati per arrivare a prendere decisioni più intelligenti e avere intuizioni.

Portare benefici alleggerendo il reparto IT? Yes we can!

In conclusione: il compito di integrare, mescolare ed elaborare i dati passerà dall’utente IT all’utente business, che dovrà fare proprie specifiche competenze.
L’utilizzo degli strumenti di Self Service BI, unito alla solidità del “magazzino di dati” comporta notevoli benefici all’azienda, che vede così aumentare la redditività dell’investimento nella Business Intelligence, potendo diminuire il costo a carico del reparto IT.

Self Service BI a supporto dell’azienda ultima modifica: 2017-03-06T09:25:05+01:00 da Marco Tugnolo

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